MODENA – BUONE PRASSI E NETWORKING NELLA GESTIONE DELL’EPATITE C IN SOGGETTI CON DISTURBO DA ADDICTION

Il Progetto HAND

By 17 Luglio 2019

Opzioni

16 Settembre 2019

Sede: Centro Servizi Facoltà di Medicina e Chirurgia. Largo del Pozzo, 71 – Modena
Data: 16 settembre 2019
Id 5452-270557 Ed. 1  Crediti 7,3
Responsabili scientifici del Corso: Prof.ssa Erica Villa, Dott. Fabrizio Starace

Curricula Faculty: Leggi

Obiettivo formativo ECM
Integrazione tra assistenza territoriale e ospedaliera.

Destinatari del Corso ECM
Medico Chirurgo (Allergologia e Immunologia Clinica, Gastroenterologia, Malattie infettive, Medicina Interna, Psichiatria, Farmacologia e tossicologia clinica; Igiene, epidemiologia e sanità pubblica; Medicina Generale (MMG); Direzione Medica di Presidio Ospedaliero, Psicoterapia, Epidemiologia); Farmacista (Farmacia ospedaliera); Educatore professionale; Assistente sanitario; Infermiere; Psicologo (Psicoterapia, Psicologia).

Razionale
L’infezione da virus dell’epatite C rappresenta una forma morbosa molto insidiosa sia per l’elusività del virus sia per facilità di contagio tra i soggetti a rischio, come i consumatori di sostanze stupefacenti.
vari organismi internazionali che si occupano del problema (WHO, UNODC, EMCDDA, ECDC) suggeriscono l’adozione di strategie specifiche per limitarne la diffusione fino alla sua eradicazione.
a recente disponibilità di nuovi trattamenti farmacologici a maggiore efficacia e meglio tollerati rappresenta un punto di forza per la reale opportunità di attivare un intervento risolutivo nei confronti dell’infezione da HCV.
Il maggiore punto di debolezza è raffigurato dalla bassa percentuale di soggetti a rischio sottoposti a test per anti-HCV: secondo i dati nazionali presenti nelle Relazioni Annuali al Parlamento sulle Tossicodipendenze il 70-80% dei soggetti in carico ai SerTnon è sottoposto a test e questo non consente di avere una stima affidabile di prevalenza in questa popolazione considerata ad alto rischio.
Nella maggior parte dei casi la diagnosi viene posta quando la malattia inizia a presentare manifestazioni cliniche, il che può avvenire anche dopo anni dal contagio, e in questo periodo i soggetti asintomatici ma infetti fungono da serbatoio del virus favorendone la diffusione.

Le strategie internazionali suggeriscono l’attivazione delle seguenti azioni:

  • La sensibilizzazione dei professionisti di settore (SerT) a sottoporre i pazienti al test;
  • La sensibilizzazione dei pazienti a sottoporsi al test (counseling pre-test);
  • L’impiego di test di facile somministrazione ma ad alta affidabilità (salivari) per ridurre la dispersione tra prescrizione del test e sua esecuzione;
  • Restituzione dell’esito del test (counseling post-test);
  • Accompagnamento (non invio) del soggetto sieropositivo presso il centro di epatologia per accertamenti di secondo livello e inserimento in protocollo farmacologico antivirale.

Sono considerati elementi favorenti il risultato finale, l’esecuzione del test presso il SerT e la presenza periodica dell’epatologo/infettivologo che poi avvierà il trattamento farmacologico.
L’obiettivo del Progetto HAND consiste nel facilitare il networking locale tra Servizi per le Tossicodipendenze (SerT) e Centri di Eccellenza in Epatologia sul territorio con un progetto articolato che evidenzi le buone prassi locali e le metta a disposizione degli altri punti del network creando delle best practices da condividere a livello nazionale.

PROVIDER ECM 
ID 5452
LETSCOME3 S.r.l.
Via della Bufalotta 374 – 00139 Roma
Telefono +39 06 91502790

www.letscome3.it


Con il patrocinio di:
SIMIT
FEDERSERD
SIPAD
SITD

 Programma lavori: Scarica Pdf

PRESENTAZIONI IN AULA

Disponibili a breve

Vedi – Veronica Bernabucci
Vedi – Gianluca Cuomo
Vedi – Francesco G. Foschi
Vedi – Chiara Gabrielli
Vedi – Marco Massari
Vedi – Erica Villa
Vedi – Roberto Mollica
Vedi – Dante Romagnoli
Vedi – Fabrizio Starace

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